Smantellare il Razzismo
Il Nostro Patto
Un Patto per Smantellare il Razzismo, Promuovere la Giustizia Razziale e Costruire una Comunità d’Amore in Europa
Il razzismo è un peccato. Distrugge l’armonia e l’unità che Dio desidera per l’umanità. Il razzismo è pericoloso, divisivo e dannoso. Il razzismo distrugge la dignità e ignora l’immagine e la somiglianza con Dio di ogni essere umano. Siamo creati a immagine di Dio; perciò, praticare il razzismo in qualsiasi forma significa rifiutare di riconoscere l’immagine di Dio nell’altro; negare o ignorare la verità del razzismo e il dolore e il danno che esso causa, significa sovvertire l’amore di Gesù.
Noi, la Convocazione delle Chiese Episcopali in Europa – parrocchie, missioni e individui – denunciamo e rifiutiamo il razzismo. Rinunciamo anche con forza a tutte le forme di presunta supremazia, specialmente alla piaga della supremazia della razza bianca.
Chiamati e sollecitati da Dio, cerchiamo di creare la Sua Comunità Amata, lavoriamo per far crescere la speranza smantellando il peccato del razzismo-, imparando a capire e a prendere coscienza della nostra responsabilità – per quanto è accaduto in passato, per colpa o per omissione. Agiamo con coraggio, interveniamo e facciamo sentire la nostra voce superando noi stessi per servire Cristo e gli uni gli altri.
Come persone di fede, riconosciamo i nostri peccati e il nostro fallimento nel rispettare la dignità di ogni essere umano. Sia individualmente che socialmente siamo privi della gloria di Dio, e ora richiamiamo alla mente e nominiamo gli aspetti del nostro rammarico.
- Noi deploriamo il ruolo della Chiesa nella storia nella soggiogazione, riduzione in schiavitù e genocidio dei popoli di tutto il mondo.
- Noi deploriamo il ruolo della Chiesa nella storia – che ha visto trarre profitto dalla vendita, dal commercio e dal maltrattamento dei nostri simili.
- Noi deploriamo il silenzio complice della Chiesa davanti alla mercificazione, disumanizzazione, abuso, denigrazione, esclusione e privazione dei diritti civili degli immigrati e di altre persone emarginate.
- Noi deploriamo la complicità della Chiesa nel non onorare la lingua, la cultura e i diritti civili di tutte le persone.
- Noi deploriamo la mancanza di coraggio morale della Chiesa nello schierarsi con e dalla parte dei poveri, degli emarginati e degli oppressi.
- Noi deploriamo i sistemi, strutturali o informali, di superiorità bianca e di privilegio presenti nella Chiesa, che hanno permesso di considerare le persone come inferiori o indegne piuttosto che come amati figli di Dio, fatti a immagine del Divino.
- Noi deploriamo i modi in cui le storie delle Persone di Colore sono state sminuite o cancellate dalla storia delle nostre chiese, istituzioni e comunità di fede.
- Noi deploriamo la collusione della Chiesa con i sistemi che direttamente e indirettamente promuovono il razzismo, l’oppressione, la segregazione e la privazione dei diritti.
- Noi deploriamo l’ostinata cecità della leadership cristiana nell’aver omesso di promuovere un’attività di polizia equa e non violenta, la mediazione, le condanne non detentive, uno stipendio adeguato, il sostegno dei servizi sociali e cure mediche per le persone che sono in difficoltà nella società.
- Noi deploriamo il silenzio assordante e la paura paralizzante che spesso infetta la Chiesa in materia di riconciliazione razziale e di giustizia sociale.
Come persone di fede, siamo chiamati ad “amare il Signore Dio nostro con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima e con tutta la nostra mente, e ad amare il nostro prossimo come noi stessi”. Riconoscendo le situazioni in cui la Chiesa e le persone di fede sono venute meno all’amore di Dio, in particolare nell’eredità del razzismo e della supremazia bianca, ci pentiamo e cerchiamo di modificare la nostra vita per riflettere più pienamente il sogno di Dio per la sua Comunità di Amore. Di conseguenza, seguendo Gesù e confidando nel potere dello Spirito Santo, ci impegniamo nel lavoro intenso e arduo di smantellare il razzismo, promuovere la giustizia razziale e costruire la Comunità Amata da Dio in Europa.
- Noi ci impegniamo a meditare sulla vita e gli insegnamenti di Gesù, che ci restituisce alla giusta relazione con Dio, con gli altri e con noi stessi.
- Noi ci impegniamo a riesaminare la storia delle nostre comunità di fede e delle nostre istituzioni per prendere atto, in modo tangibile, delle eredità razziste e per riconoscere, ricordare e raccontare le storie delle persone schiavizzate e di altre persone di colore, il cui fatica ha contribuito al privilegio bianco.
- Noi ci impegniamo a coinvolgere le nostre comunità di fede e gli esperti in un confronto critico che ci faccia progredire.
- Noi ci impegniamo a ideare e implementare gli standard, le politiche e i programmi che possano trasformare il nostro impegno per la diversità e l’inclusione in una realtà visibile.
- Noi ci impegniamo a sostenere le imprese locali che sono di proprietà o gestite da persone di colore, da popolazioni sottorappresentate ed emarginate.
- Noi ci impegniamo ad ascoltare e legittimare le storie, le esperienze e i sentimenti delle Persone di Colore quali compagni di viaggio, e a considerare sacre quelle
- Noi ci impegniamo a lavorare per lo smantellamento dei sistemi di oppressione istituzionale.
- Noi ci impegniamo ad opporci e a dichiararci contrari agli atti quotidiani di oppressione o di aggressione e alla negazione delle libertà civili.
- Noi ci impegniamo ad educare noi stessi, e a condividere con gli altri le molte situazioni in cui il nostro privilegio ci impediscono di essere compassionevoli verso gli altri.
- Noi ci impegniamo a respingere il bigottismo e i discorsi di odio in tutti gli ambiti della nostra vita comune.
- Noi ci impegniamo a riunirci con altri, compresi i leader di fede e i responsabili delle decisioni, a tutti i livelli della chiesa, per porre le domande difficili:
- La leadership della nostra istituzione è capace di riflettere la diversità di coloro che serviamo?
- I molteplici volti dell’eterogeneo corpo di Cristo sono davvero rappresentati nei processi decisionali?
- Come stiamo invitando e formando i leader?
- Chi manca intorno al tavolo?
- Quale storia taciuta dobbiamo ascoltare?
- Noi ci impegniamo a coltivare intenzionalmente, nel nostro culto collettivo e nelle altre attività delle nostre comunità, l’accoglienza, l’ospitalità e la partecipazione delle persone di tutte le culture, etnie e background, e a integrare nel culto le loro ricche offerte musicali e liturgiche.
- Noi promettiamo di impegnarci reciprocamente nelle nostre comunità di fede e attraverso di esse ad ascoltare, riflettere e cercare una migliore comprensione del razzismo, del privilegio e della presunta supremazia di qualsiasi tipo.
- Noi ci impegniamo a pregare insieme per la fine del razzismo, del privilegio e della presunta supremazia di qualsiasi tipo.
- Noi ci impegniamo a unirci alle organizzazioni della comunità locale al fine di lavorare per la guarigione, la restaurazione, la riconciliazione e la giustizia razziale.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
Giovanni 15:12-13.
The Convocation of Episcopal Churches in Europe, Ottobre 2020.
Translated by Maria Nolfo Beni & Edited by Nicoletta Conti – 07 maggio 2021